Ragazze è inutile che ci prendiamo in giro.
Passati i 30 prima o poi arriverà la fatidica domanda: che venga posta dalla vostra ginecologa (stronza) o da una vostra amica (stronza) o semplicemente dalla commessa del vostro negozio preferito, che a forza di consigliarvi vestiti si sente come vostra sorella (stronza), prima o poi LA domanda arriverà.
“Ma cosa aspetti a fare un figlio!?”
Finalmente c’è la soluzione. Basta sudori freddi, parole imbarazzate balbettate, pensieri omicidi silenziosi (“ma questa perchè non si fa i cXXXi suoi??”).
Da oggi la risposta giusta sarà : “ Per ora non sento la necessità di un figlio: io sono già una PANK”
L’acronimo, coniato dall’americana Melanie Notkin, fondatrice del sito SavvyAuntie (zia saggia) è ormai molto cool e significa Professional Aunt No Kids.
Ovvero la Super zia.
La donna in carriera, senza figli, che fa da “zia” ai nipoti veri o ai figli delle care amiche.
Non ho ancora capito se il fatto di essere “in carriera” sia un requisito fondamentale…..ma nonostante la carriera non proprio brillante, io mi sento PANK al 100%.
Vi vado a illustrare il mio profondo sostegno nei confronti di questa fantastica figura.
I nipoti (di nascita o acquisiti, la differenza è veramente trascurabile) sono una fonte inesauribile di amore incondizionato reciproco. Meglio di qualsiasi antidepressivo, meglio di un pomeriggio di shopping.
Ho elaborato una teoria a riguardo: l’amore che voi proverete per lui/lei sarà direttamente proporzionale a quello che provate per la madre. E viceversa.
Perchè ci sono amiche e amiche: e i figli delle Amiche, quelle con la A maiuscola, occuperanno sempre un posto privilegiato nel vostro cuore. Anche se sono grassi, bruttini, anitpatici e più vicini all’Anticristo che ad un Arangelo biondo.
Voi li amerete.
E loro ameranno voi perchè, essendo anime pure (non sempre ma concentriamoci sul lato poetico), coglieranno il feeling che c’è tra voi e la loro madre e non potranno che pensare che voi siate la persona più bella del mondo, perchè la mamma quando sta con noi sta tanto bene, ride e si rilassa.
Poi volete mettere gli innumerevoli vantaggi?
– Te lo cucchi solo quando vuoi tu : se devi uscire a fare un aperitivo non devi chiamare la baby sitter, che tra l’altro costa un botto. Al massimo ti offri tu di stare a casa con lui una sera o due al mese per permettere la libera uscita dell’Amica con il marito….e in un attimo diventi l’EROINA del mese. Minimo sforzo, massimo risultato. Tanto poi lui alle 9 dorme e tu puoi vedere Grey’s Anatomy con SkyGo e piangere come un vitello.
– Te lo senti quasi un po’ tuo…però non sei ingrassata di 10 kg, non hai partorito e non ti hanno dato i punti. Psicologicamente è come se lo avessi fatto, ma in pratica….
– Te lo vizi (leggi compri) come vuoi tu: tu sei la zia dei SI, dei regali, dei segreti. Sei quella a cui lui un giorno verrà a confidare che si è fatto la prima canna….sempre che non ve la fumiate insieme nascosti nel giardino sul retro di casa. E sei sempre tu a cui racconterà del suo Primo Bacio.
– Lui/lei ti vede come DIO perchè stare con te vuol dire: giocare, divertirsi e soprattutto cavarsela. SEMPRE.
– È un ottima palestra: se un giorno avrete un figlio, voi saprete già a cosa andate incontro. Perchè la vostra migliore amica non vi nasconde i dolori del parto, le notti insonni e le crisi isteriche…condivide con voi le gioie ma anche i dolori di questo splendido ruolo di madre.
– Lui/lei ti ama incondizionatamente (vedi teoria sopra esposta) e quindi se ne esce con frasi tipo “zia sei bellissima”, “come mi piace stare con la zia” ecc. ecc. Botta di autostima non indifferente…al diavolo uomini, io non ho bisogno dei vostri complimenti!!
Ok ok siamo serie: so che nessun figlio di un’amica potrà sostituire la gioia di un bimbo tutto vostro….ma è un modo carino per vedere il lato positivo e trarre anche dei vantaggi dall’avere tutte le più care amiche incinte o madri, e non sentirsi magnificamente fuori luogo!
E in ultima istanza, ma non per importanza, immaginatevi come sarete pratiche quando capiterà a voi: niente più occhi pallati e dubbi amletici su cosa fare.
Dal giorno 1 di vostro figlio voi sarete già campionesse nazionali di cambio del pannolino. Perchè quasi certamente la vostra migliore amica (stronza) per farvi un dispetto, avrà simulato una telefonata questione di vita o di morte, durante la quale, con noncalanche vi avrà chiesto:
“ Ho una telefonata importantissima, ti spiace cambiarmi il bambino?”, buttandovi il fagotto in braccio.
E a quel punto voi, che di pannolini avete visto sempre e solo le pubblicità, vi troverete con il pupo piazzato sul fasciatoio e con gli occhi pallati tipo lepre che vede lo spiedo….ma da brave PANK quali siete, troverete il modo di cavarvela e di infilare un Pampers sulle sue chiappette …incrociando le dita e sperando di averlo chiuso ermeticamente!!
Betta
itrentenni@gmail.com
itrentenni
Riflessioni, propositi, affanni, sogni, ricordi, speranze, cicatrici, obiettivi, preoccupazioni, desideri. Parole sparse, pensieri e riflessioni. Voglia di raccontarsi o semplicemente di sentirsi come a casa.
Scriveteci a itrentenni@gmail.com
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Ada
Io capisco che sia una rottura di scatole sentirsi ripetere la fatidica domanda, che equivale un po’ al “quando ti laurei?” dei ventenni. E’ un po’ seccante invece vedere riproposta la solita contrapposizione madre/non madre, come se una che ha un bambino debba immediatamente rinchiudersi in casa, dedicarsi solo alla famiglia e pensare a come perdere i chili presi in gravidanza…. Dai, ma sapete che ci siamo anche noi, che non ci siamo sfatte (semplicemente disubbidendo alle nonne e non mangiando per due), che continuiamo a uscire con le amiche grazie a un abile gioco di scambio col papà, che siamo ancora donne e non solo mamme?
itrentenni
Ciao Ada! Chi ci scrive ci racconta la sue esperienza e il suo personale punto di vista, ci piacerebbe un sacco poter leggere anche di te 😀
Noi siamo PRO mamme che attuano staffette con il proprio compagno per vedere le amiche 🙂
Se vuoi scriverci come fai siamo qui itrentenni@gmail.com!
A prestissimo e un abbraccio.
Stefania, Silvia e Ilaria
Giornalista Chiacchierona
E’ interessante trovare una testimonianza così, perché è questo il vero ideale che tutte noi – che giochiamo a far finta che non ci interessano figli, mariti, famiglia, impegni e casa insieme – desidereremmo.
Come dice la risposta qui sotto (o comparirò io, sotto?!, boh) a me piacerebbe leggere, una volta tanto, anche la bella favola ESISTENTE della mamma che non perde se stessa e che si accorda col compagno per tutte le incombenze famigliari.
Perché pare ormai una cosa impossibile… diverso è quando non lo cerchi e non ti pesa non trovarlo, ma quando scopri di volerlo e continui non incappare in niente di buono?
Bob
Fa ridere pensare che l’analogo per gli uomini si possa chiamare PUNK 😉
itrentenni
Già Bob 😀 Tu sei un PUnk? 😉
fgpx78
Mah, c’è una grossa differenza fra MOM e PANK. Solo che non puoi capirla finché MOM non diventi.
Esattamente come c’è differenza fra essere DAD e PUNK.
Se qualsuno si illude del contrario.. è semplicemente perché ha optato per il PANK o il PUNK. Sono scelte, più o meno condivisibili, che non derivano però dall’essere zia o zio. Seriamente avete mai sentito qualcuno dire “non faccio figli perché ho nipoti?” hahahaha!
Quindi la prossima volta che ve lo chiedono non usate acronimi alla cazzo (che la fioraia 60 enne poi non capirebbe, come nemmeno la 20 o 30 enne media): rispondete quello che pensate veramente.
Non faccio figli perché odio i bambini.
Non faccio figli perché preferisco quelli degli altri (meno impegnativi. Facile beccarsi solo l’amore e non le notti insonni :D)
Non li faccio perché è troppo presto e non voglio vedere il mio corpo sformarsi (che poi: imparaste a farli a 25 anni come fanno in altre nazioni, il vostro corpo sarebbe ancora abbastanza elastico da ritornare meglio di prima… sapete?)
Non faccio figli perché voglio vivermi la mia vita, voglio viaggiare, voglio scoparmi un uomo/donna diverso a settimana…
Tuttte celte più o meno condivisibili, ma almeno non sono balle.
Betta
Cara fgpx78 (??),
come ben saprai, visto che immagino tu sia una follower del blog, I Trentenni affrontano questa nostra incasinata età con ironia , leggerezza (senza però mai essere scemi) e anche un bel sorriso sulle labbra. Quindi, la base su cui posa il mio post è soprattutto l’AUTOironia. E di fatto non contiene nessuna balla.
Non ho nessun problema a dire che non faccio figli, anche se li vorrei, perchè non ho ancora avuto la fortuna di incontrare una persona con cui condividere un progetto.
Ho un bellissimo istinto materno che momentaneamente “sfogo” sui miei nipoti….che, anche quando avrò figli, occuperanno sempre un posto speciale nel mio cuore.
Che male c’è?
Credo che, come ci ha fatto notare oggi Rossella nel suo post “Come sopravvivere se sei l’unica tra le tue amiche a non avere figli…e a non volerne”, sia molto fastidioso sentirsi dire la frase “tu non hai figli e non puoi capire”… perché l’avere figli non rende nessuno di un’intelligenza superiore.
Auguro a te a ai tuoi pupi tutto il bene del mondo….io nel frattempo, mentre aspetto il mio principe azzurro, sopperirò alla mancanza di figli miei andando in giro per il mondo e partecipando ad un festa diversa ogni sera.. 🙂
Mariella
Guarda, io ho 35 anni e un bimbo di 6 anni che amo più della mia stessa vita. Però se potessi tornare indietro probabilmente allungherei la mia “vita da PANK”. Voi PANK non sapete quanto siete fortunate.. certo io ho un figlio meraviglioso che riempie la mia vita, ma non ho più la libertà di azione che invece avete voi.
Avete il tempo di pensare a cosa fare nella vostra vita e soprattutto il tempo e l’energia per lavorarci su. Attraverso questo sito ho scoperto un blog di una trentenne in gamba, Daniela. Ha scritto questo post cje un pò si lega all’argomento: http://www.danieladelli.com/trent-anni-matrimoni-auto-aziendali/
Parla delle imposizioni sociali come il diventare madri, sposarsi, fare carriera dopo i trent’anni. A volte bisognerebbe dare retta al cuore e meno a chi ci giudica subdolamente..
Baci e complimenti per il vostro lavoro, siete fantastiche!!!
itrentenni
Ciao Mariella,
grazie mille per il tuo commento e per aver condiviso con noi il tuo punto di vista! Noi non siamo ancora mamme ma siamo convinte sia un’esperienza meravigliosa! Dire però la sincera verità su quanto sia oltremodo faticoso non è roba da tutti. Crediamo che una mamma sia prima di tutto una donna, poi una moglie, un’amica, una compagna. Spesso ci capita di sentirci dire “tu non sei mamma cosa ne puoi capire”. Nel nostro piccolo possiamo cercare attraverso il nostro blog e le nostre storie di trasmetterti tutta la nostra energia per portare avanti il tuo “mestiere” con più leggerezza 🙂 Se vuoi sorridere leggi questo post ( molto ironico) dal punto di vista di una trentenne che non è mamma e non vuole momentaneamente esserlo 😉 http://www.itrentenni.com/come-sopravvivere-se-sei-lunica-tra-le-tue-amiche-a-non-avere-figli-e-a-non-volerne/
Se vuoi invece fare diventare il tuo punto di vista un post saremo felici di pubblicarti 🙂 scrivici! itrentenni@gmail.com
Un abbraccio!
Stefania, Silvia e Ilaria