Alla soglia dei 32 anni, è quasi naturale fare un bilancio degli ultimi tempi.
Ebbene sì, che lo vogliate o no, i trenta sono un punto di partenza più significativo dei tanto agognati 18 e altrettanto festeggiati 20 e 25. Due cose fondamentali vi sconvolgeranno la vita, cari 29enni-e-11-mesi: il metabolismo e la cellulite.
Il primo si rivolta contro, costringendoci a sognare millefoglie strabordanti di crema e Mc Chicken che prima, trangugiavamo con la stessa frequenza con cui ora possiamo a ordinare spelacchiate insalatine al ristorante bio-vegan, (che magari si rimane giovani, eppure l’olio di palma non ha mai ucciso nessuno).
La seconda compare inevitabilmente, anche se fino al giorno prima inneggiavamo spavalde al fatto di non aver mai sofferto di questo pernicioso inestetismo. E si comincia a passare le serate non più sorseggiando Moscow Mule, ma infasciati in fango drenante e pellicola, bevendo caffè d’orzo (perché con la caffeina, guai, poi non si dorme!) o al massimo un analcolico alla frutta.
Il sabato sera è l’occasione migliore per praticare lo stravacco sul divano, dopo un aperitivino con gli amici che si sono portati al seguito pargoli, carrozzine, mariti, suocere e nonne.
E tu, trentaduenne senza prole, ti ritrovi accompagnata dal fidanzato, mentre coppie ormai consolidate nella migliore delle ipotesi hanno come unico argomento il matrimonio, nella peggiore la quantità, la consistenza e l’odore della cacca del proprio bambino o la gestazione del secondo figlio.
Non parliamo poi della carriera. Manager ormai realizzati, in fase ascendente si scontrano con rassegnati ex-giovani, figli della terribile crisi del 2008, che vagano ancora tra contratti a chiamata, assegni di ricerca, stipendi da 1.000 euro al mese: troppo vecchi per un apprendistato e troppo giovani per essere un profilo “senior”.
Ed io? Beh… io, ho deciso di fermarmi.
Ho le idee chiare e l’esperienza necessaria per sapere cosa voglio, e ho la consapevolezza che tanti sacrifici mi hanno consentito di “salvarmi” quando tutto sembrava andare storto. Ho raggiunto un equilibrio. Pur sempre precario, ma ora so cosa vuol dire.
Ho affrontato delusioni e periodi nomadi, in cui il mio armadio era una valigia in macchina e la mia casa un bed&breakfast.
Momenti in cui tutto ciò per cui avevo lottato era svanito.
Mi sono svegliata un giorno credendo di essere nel mio magico mondo e mi sono ritrovata in un inferno.
Ho toccato il fondo.
“Il 2016 sarà l’anno del cambiamento per la Vergine”, dicevano.
Ma non credevo fino a questo punto. Ho fatto della tristezza di un Natale passato a piangere, la forza per pianificare il rinnovamento.
In primavera guardavo i tramonti e respiravo a pieni polmoni sforzando di concentrarmi sul presente senza pensare ad un futuro indefinito. Sono fuggita da tutti, perché non riuscivo a stare con nessuno. Dovevo farlo, non avevo scelta. Ho desiderato con tutta me stessa di poter essere qui, oggi a scrivere queste righe, con la lacrimuccia trattenuta a fatica, ma con la consapevolezza di riuscire ad apprezzare anche una noiosa quotidianità trasformandola in una avvincente sicurezza.
Ho imparato a volere bene a me stessa, a concedermi attimi di nullafacenza senza fremere, a non cercare conferme negli altri di ciò che pensavo.
C’è chi dice che mi sia giocata qualche vita, un po’ come i gatti, facendo il triplo o forse il quadruplo delle cose che si fanno mediamente fino all’eta mia.
Non ne sono certa, credo solo di aver fatto il mio dovere.
Ora mi costruisco un Mondo a colori sgargianti, fatto di sorrisi, di persone sincere, senza sensi di colpa.
E soprattutto, per la prima volta in quasi 32 anni, mi faccio i complimenti e ringrazio me stessa. Buon compleanno a me!
Anonima Trentenne
itrentenni@gmail.com
itrentenni
Riflessioni, propositi, affanni, sogni, ricordi, speranze, cicatrici, obiettivi, preoccupazioni, desideri. Parole sparse, pensieri e riflessioni. Voglia di raccontarsi o semplicemente di sentirsi come a casa.
Scriveteci a itrentenni@gmail.com
Latest posts by itrentenni (see all)
- Lettera al mio semino - 2 Marzo 2023
- Gli anni di Cristo - 21 Febbraio 2023
- 36 anni.. Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! - 21 Febbraio 2023
Daniela
Si ma non ho capito che farai alla fine